l'approccio dei flussi di visitatori

L’approccio dei flussi

Oggi, il destination management è solitamente inteso come un compito che consiste nel guidare spazi amministrativamente delimitabili attraverso un’organizzazione di coordinamento e marketing. Sulla base dei concetti internazionali, queste organizzazioni sono chiamate Destination Management/ Marketing Organizations (DMO) e il loro direttore “destination manager”.

Il destination management rivisto dalla prospettiva del viaggiatore

Dopo circa vent’anni di consulenza, insegnamento e ricerca in questo campo, sono giunto alla conclusione, insieme ai colleghi del mio istituto, l’Università di San Gallo in Svizzera, che i presupposti e i concetti di base non hanno trovato riscontro nella pratica. In particolare, l’ipotesi che la pubblicità d’immagini porti ospiti in una regione e che il destination manager sia responsabile del successo in generale o dell’incremento oppure del calo di arrivi e presenze di un’area può essere confutata con il solo buon senso e la semplice riflessione.

Fortunatamente, studi recenti hanno dimostrato ciò che è ripetutamente osservabile nella pratica, ovvero che i viaggiatori non visitano intere aree, ma singoli luoghi e li collegano tra loro. Ogni giorno si attuano nuove permanenze e attività in diverse attrazioni. Di conseguenza, in un determinato spazio non ci sono turisti ovunque, ma lo spazio ha luoghi e zone che vengono visitati da più o meno viaggiatori in momenti diversi. Questi luoghi e zone sono collegati tra loro grazie alla mobilità dei viaggiatori stessi, e lungo i collegamenti spesso non ci sono attività o attrazioni turistiche. Inoltre, i viaggiatori si muovono secondo schemi simili, creando in questo modo effettivi flussi di visitatori.

Le diverse fonti di dati relativi a flussi di visitatori, spostamenti e soggiorni

Oggi, i mezzi tecnologici ci permettono di mappare questi spostamenti e soggiorni grazie a diverse fonti di dati. In questo modo si possono illustrare le concentrazioni temporali e le frequenze. Anche le informazioni generali sulla durata del soggiorno e sull’origine degli ospiti, eventualmente anche sulle spese, forniscono indizi interessanti. Purtroppo, però, non sappiamo cosa abbia spinto le persone a recarsi lì, come abbiano preso queste decisioni quel giorno e, soprattutto, cosa abbiano apprezzato e cosa no. La migliore e più valida fonte di informazioni sono il personale e gli imprenditori, che lavorano direttamente all’interfaccia con gli ospiti, e gli abitanti del luogo, che possono osservare quotidianamente movimenti molto specifici e interagiscono e conversano con i viaggiatori.

Un metodo semplice e intuitivo per mappare i flussi di visitatori

Per questo, circa dieci anni fa, abbiamo sviluppato un metodo semplice e intuitivo per mappare i flussi di visitatori attuali e nuovi, analizzarli e leggere direttamente quali misure e soluzioni ai problemi, lungo uno o più flussi di visitatori, sono necessarie. Le mappe, completate da domande di facile risposta sulla rispettiva legenda, raffigurano ciascuna un flusso di visitatori come una sequenza di un giorno /mezzo giorno e offrono nella vista d’insieme la diversità del portafoglio turistico di un’area.

Ogni attore nella comunità riconosce immediatamente quale ruolo deve assumere e in quale caso. Le azioni sono molto concrete. In questo modo, la responsabilità viene condivisa e allo stesso tempo vengono illustrati in modo semplice eventuali punti in comune e dipendenze. Il metodo si è dimostrato valido in molti luoghi e regioni del mondo. Anche dove non esistono DMO, ovvero nei paesi in via di sviluppo, i consulenti locali insieme agli imprenditori sono stati in grado di implementare rapidamente le soluzioni e i progetti necessari per l’ulteriore sviluppo del turismo.

Il viaggio è un fenomeno sociale che offre opportunità economiche. Capire come i viaggiatori viaggiano e come lo spazio viene utilizzato e rivalutato da loro ci aiuta a capire come vengono create le destinazioni turistiche. Seguiamo i viaggiatori e capiremo cosa possiamo fare meglio, sotto tutti i punti di vista.

 

Pietro Beritelli
Professore di Turismo
presso l’Università di San Gallo, Svizzera

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *