Partendo da un esempio reale, quello di Villa Benini sulle colline di Modigliana, Valeria Cescato – una scenografa applicata al turismo, come lei stessa si definisce – ci racconta in che modo le seconde case possono trasformarsi in risorsa per il territorio in cui si trovano. Tutto questo senza perdere di vista la loro vera natura di “casa” da abitare.
Le seconde case: una risorsa territoriale
Attitudine essenziale per lo sviluppo sostenibile è ottimizzare le risorse eliminando gli sprechi.
Una immensa risorsa, tra l’altro diffusa su tutto il territorio nazionale, è costituita da quelle che definiamo “seconde case”. Nella maggior parte già pensate, nella costruzione o nella ristrutturazione, per essere luoghi di riposo, di svago, di benessere, quasi sempre immerse in straordinari paesaggi naturali. I tempi sono propizi perchè queste proprietà vengano valorizzate, aperte e utilizzate più spesso e, dove vi fosse la possibilità e la volontà, anche messe a reddito.
È quello che hanno deciso di fare i proprietari di Villa Benini, a Modigliana (FC).
La visione
Incastonata nell’appennino tosco-romagnolo, Villa Benini è una residenza di famiglia, costruita negli anni ‘70 e dotata successivamente di piscina e campo da tennis. Già da anni data in affitto nei mesi estivi come casa-vacanza, i proprietari hanno deciso di metterla a disposizione anche come location per matrimoni e hanno chiesto una consulenza per trovare soluzioni logistiche.
Durante i sopralluoghi e grazie all’intenso dialogo, sono emersi però aspetti e aspettative che hanno modificato e ampliato la visione globale del progetto. Grazie a una maggior consapevolezza delle specifiche caratteristiche, del valore degli spazi inutilizzati, della ricchezza portata dai 16 ettari di bosco, abbiamo potuto mettere in opera una trasformazione che ha portato Villa Benini a distinguersi tra le offerte generiche di “affitto villa con piscina”. Oggi, infatti, si propone come residenza a uso esclusivo per vacanze sports oriented, includendo nell’offerta anche i benefit derivanti dalla geolocalizzazione.
Fase operativa: la ristrutturazione di Villa Benini in target
Il primo passo è sempre capire cosa un luogo ha da offrire, dopo di che si può provare a trasformarlo in ciò che si desidera. In questo caso, ci siamo resi conto che proporre la villa come location standard per ricevimenti, entrando in competizione con strutture decisamente più adeguate, sarebbe stato più dispendioso che redditizio. Ci siamo quindi concentrati su cerimonie con un numero ridotto di invitati. Lavorando su questa nuova visione, abbiamo realizzato all’interno della casa una sala ricevimenti, eliminando la necessità di noleggiare strutture aggiuntive. Questo nuovo spazio ampio e libero ha aperto le porte ad altre attività (e target) come yoga retreats, team building, corsi di formazione, presentazioni, stage. Inoltre, grazie a una strategica ridistribuzione e ridestinazione degli spazi, è stato possibile mantenere il numero di camere e posti letto.
Alla fine di questa prima fase di lavori, Villa Benini si presenta dotata di piscina, campo da tennis, palestra, sala polifunzionale, bikeroom e 4 sentieri segnati all’interno dei boschi di proprietà. La seconda fase prevede di dotare ogni camera da letto di bagno privato e la realizzazione di una SPA.
Fase strategica: promozione, creazione di eventi, marketing
Contemporaneamente ai lavori sulla struttura si è svolta l’attività di comunicazione, creazione e pubblicazione del sito e account social di Villa Benini, collegamento con agenzie di viaggio, pubblicazione di proposte e pacchetti su portali in target ciclismo ed escursionismo, accordi di collaborazione con insegnanti di yoga, guide certificate del territorio, guide e istruttori di cicloturismo e mountain bike e società di catering, noleggio attrezzature e servizi di booking.
La dimensione privata di Villa Benini
Il sistema adottato per la trasformazione in struttura ricettiva non richiede stravolgimenti o investimenti economici rilevanti. È efficace quando la casa mantiene la sua forma e la sua identità. L’atmosfera di casa è un dettaglio importante nell’offerta rivolta agli utenti dell’extra-alberghiero. Soprattutto, è un approccio che rispetta sia lo spazio fisico, sia lo spazio emotivo dei proprietari, che devono continuare a viverla e a prendersene cura. Mantenendo anche la possibilità di decidere modalità e intensità della frequenza degli ospiti e la piena libertà di godere appieno della loro proprietà.
Valeria Cescato
Consulente per l’ospitalità in natura
Progettazione di esperienze sostenibili